giovedì 17 marzo 2011

IL CAFFE' NON E' VOSTRO

Se ci mettiamo anche a stabilire le competenze geografiche culinarie siamo messi male. Non si può andare a un pranzo celebrativo dell'Unità d'Italia e sentire: "il caffè è del Sud". Cosa? Quel "è-del-Sud" non mi piace affatto! Ma come, siamo qui per festeggiare il tricolore e tu ti metti a puntualizzare? E no! Il caffé è di tutti. Io dico, è ovvio che ci siano delle regioni dove alcuni cibi sono considerati "specialità". Ed è altrettanto ovvio che la pizza sia ottima a Napoli, le migliori cime di rapa si mangino con le orecchiette in Puglia e che i canederli più buoni si gustino in Trentino. Ma che bisogno c'è di appropriarsi del caffè? Che bisogno c'è di delineare il confine? Se proprio vogliamo aprire il dibattito, il caffè ha orgini africane e il suo nome deriva dall'arabo. http://it.wikipedia.org/wiki/Caff%C3%A8
Quindi non è nè competenza del Nord nè del Sud. Perché si sente la necessità di appropriarsi delle cose? Perché non riusciamo a condividere? Oggi io ho visto poche bandiere in città, meno del 9 luglio 2006. Possibile che sia solo il calcio a farci sentire Italiani? O c'è qualcos'altro che ci unisce?

1 commento:

  1. ancora?...il caffè non è "del sud", però da noi è una tradizione. Non esiste pranzo o cena che finisca senza un caffè. Si offre agli ospiti sia la mattina che il pomeriggio, ci sono quelli che fanno la cremina...ma resta il caffè. In tazzina o, al massimo "al vetro". Ogni provincia ha almeno una torrefazione. Qui "al nord" sembra un divertissement...chi lo vuole caldo, chi freddo, chi con la tazza grande o macchiato ma senza schiuma etc etc. Non è una cosa seria. A milano ho conosciuto (addirittura) persone che preferiscono il caffè americano a quello "napoletano" :)

    RispondiElimina