lunedì 14 marzo 2011

RAZZISTA SENZA CITTA'

Vi è mai capitato di parlare di razzismo? A me è capitato. Spesso cercando di difendere il Nord dai pregiudizi del Sud. Pregiudizi nati da discriminazioni evidenti, non lo metto in dubbio, ma che non possono diventare un dato di fatto! Non generalizziamo, vi prego. Il razzismo non ha appartenenza geografica. Vi ricordate a scuola quando un compagno di classe non era invitato alle feste perché, magari, era un secchione? Ecco, anche in quel caso si trattava di razzismo. Di diversa forma e dimensione, certo, ma lo era, eccome! Basta non accettare il diverso per diventare automaticamente dei razzisti. Non c'è città o regione che tenga. Tutti possiamo esserlo, sta alla nostra intelligenza. E allora perché devo continuare a sentir dire che al Nord siamo razzisti mentre al Sud no? Anche lì, ne sono convinta, gli stupidi ci sono. Sono quelli che non accettano il diverso. Quelli che si nascondono dietro lo stereotipo del perseguitato ma che, in fondo in fondo, chissà se vorrebbero un "polentone" come genero. Io con i miei amici terroni ne parlo spesso. Loro soffrono parecchio, soprattutto appena arrivano da noi. Dicono che la gente li guarda strano, fa battute sulle loro origini. Poi tutto passa. Ma lo stesso avviene se noi del Nord andiamo giù. L'accento, il modo di comportarsi, la freddezza che ci attribuiscono... siamo diversi. All'inizio è sempre così. Anche quando si inzia un nuovo lavoro i colleghi ti guardano dall'alto in basso, o no? Ma questo accade ovunque, Nord Sud Est e Ovest. E allora, dove sono i veri razzisti? Chi lo è veramente? E poi, oggi, con la crisi economica, lo tzunami, le guerre arabe, per mantenere la forza del nostro popolo non ci converrebbe ancora di più riconoscerci come cittadini della stessa Nazione? Divide et impera, è una strategia di guerra. Vogliamo dividerci e perdere la nostra identità? Per far vincere la libertà c'è solo una soluzione: resistere e festeggiare con convinzione la nostra Unità.

1 commento:

  1. So che posso sembrare retorico, ma credo che in questi giorni una grande lezione possa arrivarci dal popolo giapponese... Che serva in qualche modo a rinfocolare il nostro precario spirito patriottico...

    Gerry

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