martedì 23 agosto 2011

MOGLI E BUOI? MA FAI UN PO' QUELLO CHE VUOI...

Bossi chiama i suoi alla lotta pro-Padania? Eliana Monti, quella dell’agenzia per incontri, fa un sondaggio sull’amore tra Nord e Sud. La verità è che credevo che i pregiudizi fossero alla base delle difficoltà del rapporto tra terroni e polentoni. Ma, a quanto pare, mi sbagliavo. Per questo studio che gira su internet la peggiore, tra le innumerevoli difficoltà di coppia, è l’abitudine a tavola. Insomma, la pancia su tutto. Se è piena si sta bene, se è vuota si litiga. Altro che cultura e tradizione, l’omo ha da magnà. Tanto, bene e quello che ama di più. Punto. Il trucco sta tutto qui. Mettete il caso di un marito pugliese e di una moglie lombarda. Capita. Beh, cara ragazza, puoi essere fan di Lino Banfi o votare Vendola finchè vuoi ma se mi servi la cotoletta al posto delle orecchiette, allora te la vai proprio a cercare… Li-ne-a-ri-tà, oppure, ba-na-li-tà. Questo ci vuole. E’ come il gioco degli incastri dei bambini: il cerchio nel tondo, il cubo nel quadrato. Passato il problema “che faccio per cena”, arriva un altro grande ostacolo, però: “a che ora vado a cena”? Eh beh, anche su questo potrebbe scattare la lite. Ricordate il fuso orario tra settentrione e meridione? E’ inossidabile. Non c’è niente da fare. Vai in un bar di Milano alle 12.30, è pieno. A Napoli devono ancora aprire. Non si sa come fanno, ma almeno fino alle 14 non ci pensano neanche al pranzo. Faranno tanta colazione, penso a volte. E, se non lo dite a nessuno, vi dico anche quello che penso le altre, di volte: abbiamo lo stomaco fatto diversamente. Non so ancora in che modo, ma ci studierò su. Poi vi dirò. Comunque, torniamo ai dati: il 78% delle persone prese in esame, quindi tante, la pensa come i nostri nonni. “Mogli e buoi dei paesi tuoi”. Ma con la globalizzazione come fai? Mucca pazza a parte, non ci si può sempre chiudere nel proprio orticello, bisogna guardarsi in giro. Magari prima, senza aerei, Europa unita e strade decenti, potevo anche capire. “Dei paesi tuoi” voleva dire che, non potendo andare poi così tanto lontano, si faceva di necessità virtù… Adesso, però… Volete un esempio? Su cinque uomini del Sud che conosco, 4 hanno scelto l’esterofila. Voglio dire che su 5 terroni, ben quattro non stanno con ragazze terrone. Anzi, due hanno addirittura tradito la Patria, scegliendole oltre Oceano. Le cose cambiano, nonni! Allora, cara Eliana Monti, le possibilità sono due: o hai intervistato una cricca di conservatori oppure i tuoi testimoni hanno mentito. Perché i conti non tornano. E anche Bossi, secondo i miei amici, fidanzati e felici, farà poca strada. Pure lui, d’altronde, ha una moglie terrona.

giovedì 11 agosto 2011

A CENA? SEMPRE IN RITARDO E IN META' DI MILLE

Australia - Guinness
La tavolata più lunga del Mondo
Provate a uscire una sera tutti insieme: voi (cioè tu che leggi) e loro, ovvero gli amici sudisti, coloro che vengono dal sud in pratica. Consiglio: se avete la scheda del telefonino scarica ri-ca-ri-ca-te-la, vi servirà. Appuntamento alle 21.30 al ristorante. Beh, se vi sembra troppo tardi non siete ancora pronti per continuare la lettura. Chi continua sa già che chi nasce al Sud vive con un fuso orario diverso da noi polentoni. Quindi, ca va sans dire, fate sempre uno spuntino verso le 19. Dicevamo, appuntamento per cena direttamente al ristorante. Orario deciso, luogo deciso. A posto, penserete voi, ci vediamo là.  Punto, stop, basta così. E invece no, cari. Fosse facile... E' proprio quando uno pensa "ok, manca un'ora, adesso mi riposo 10 minuti, poi doccetta e via" iniziano le telefonate. La prima arriva tre secondi dopo che abbiamo buttato giù. "Pronto?" (è l'amico dell'amico di prima che non si fida dell'altro e allora vuole la conferma anche da noi perché non si sa mai nella vita) "Va bene, ci vediamo là". Ok, pensiamo, adesso 9 minuti di relax poi doccetta e via. Driiiin... "Pronto?" (è l'amico di prima che vuole sapere se abbiamo sentito l'altro amico perché nel frattempo si è aggiunta una coppia di amici che forse vengono e forse no vabbè ci sentiamo tra poco) Cosa? Ci sentiamo ancora? Ma perché? Vabbè restano 8 minuti di relax. Capirai. Prima che richiami qualcun altro ci fiondiamo in doccia, meglio anticipare... Ta ta, ta ta... messaggio. Chi sarà? Ta ta, ta ta. Un attimo sono in doccia!!!! E via con una sfilza di messaggini del tipo: allora ufficiale il posto? l'orario è confermato? ma chi viene? avete prenotato? Rispondere a tutti è un lavoro, costoso peraltro, vi avevo avvertiti. Alla fine, tra telefonate e risposte si fa tardi. Arriviamo tutti tardi, tutti, nessuno escluso. Alcuni sono già dentro seduti, altri aspettano fuori. In linea con l'organizzazione perfetta. Che in realtà all'inizio c'era, poi è stata stravolta da una deriva di comunicazioni totalmente inutili. Ormai ci siamo, ma i conti non tornano: non dovevamo essere in 4? Una cena tra intimi? Ci sediamo in 22, altri arriveranno più tardi (ma più tardi quando? tra un po' è mezzanotte). Al ristorante hanno finito i tavoli. Ci stringeremo. Sugli angoli c'è posto. Ma, mi chiedo senza neanche troppa verve ormai, come siamo arrivati alla tavolata? Ci è sfuggita qualche telefonata, sicuramente. La storia è sempre quella. Avete presente il telefono senza fili? Un passaparola illimitato tra ogni singolo individuo proveniente dalla stessa città. Del Sud. Insomma, state attenti a essere chiari sulle vostre intenzioni, se cena intima dev'essere ditelo e riditelo. Il rischio è finire in una cena formato natalizio. I segnali d'allarme sono: "Hai chiamato la cugina del fratello della nonna dello zio? La chiamo io". "Ma l'hai detto alla figlia della parrucchiera del paese vicino a quello dello zio dell'ingegnere che ha fatto la scuola con il nonno della sorella della madre di tuo cugino di quinto grado?" Ecco, se sentite frasi simili, correte subito ai ripari. Datemi retta. Loro, più sono meglio è. Perché, poi, è un mistero. Se non invitate qualcuno la prendono come un'offesa pazzesca. Sarà... Dopo tre ore di gozzoviglie, bombardati da mille parole si arriva al conto. "Dai ragazzi rifacciamo la cena, magari da voi la prossima volta?" Silenzio. Voi chi, scusa? Alziamo gli occhi, ci guardano tutti. Ah, da voi vuol dire da me. Tutti quanti da me? Serafici e con la scheda vodafone ormai a secco: "Ma certo, che bella idea! Ci organizziamo, vi chiamo io eh?"