martedì 22 marzo 2011

UNITI DALLA 'NDRANGHETA

"Che il Nord sia trattato come gli altri" - ha tuonato poche ore fa il Presidente della provincia di Varese, Dario Galli, di fronte a un Giorgio Napolitano accondiscendente, in festa per le celebrazioni dell'Unità d'Italia.
http://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/2011/03/22/477721-unita_italia.shtml
Si parla di federalismo, piatto ghiotto della Lega, e Napolitano incalza: «c’è un armamentario che si è sovraccaricato, al di sotto del livello regionale, dove c’è qualcosa di artificioso e a volte di parassitario», in particolare in zone «del Mezzogiorno». Anche il Presidente della Repubblica è d'accordo sul fare qualcosa. Sul "che cosa", ovviamente, non si sa. Ci pensano da decenni. Vari governi, varie proposte, varie ipotesi. Fin'ora, però, nessun risultato. L'Italia è spaccata in due non solo da differenze climatiche, ma da realtà oggettivamente agli antipodi. Territorio, usi, costumi e dialetti che spesso dividono senza appello. O quasi. Come un lampo nel buio, mentre ci si interroga su una soluzione unitaria, a stupire tutti arriva una notizia: "Buccinasco è la Platì del Nord". http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2011/03_marzo/22/ndrangheta_buccinasco_la_plati_del_nord_controllata_dai_clan,28848785.html
Platì perché platioti sono gli esponenti dei clan che vivono in queste zone da decenni e che prosperano con attività illegali, come il traffico di droga e le estorsioni. Nella punta estrema della Calabria, nella soleggiata provincia di Reggio Calabria, Platì conta da oltre 60 anni circa 3mila-e-rotti abitanti, noto per essere il comune italiano con il più basso reddito pro-capite per famiglia. Buccinasco, invece, è un comune di 26.864 abitanti, nella nebbia e nello smog della ricca provincia di Milano, dove la popolazione, negli ultimi 40 anni, è triplicata. Due realtà opposte, a prima vista, ma fortemente unite dalla 'ndrangheta. Come tanti altri comuni Italiani, d'altronde. Malgrado le continue smentite di chi nega un'evidente (dai fatti di cronaca) radicalizzazione territoriale in tutta la penisola di mafia, camorra e 'ndrangheta. E allora, tornando all'appello di Galli a Varese, possibile che trattare il Nord come il Sud significhi solamente diffondere illegalità? Possibile che a rendere "Una" la nostra Italia sia il crimine organizzato? Possibile che non si capisca che una lotta vera e seria a questo "cancro italiano" potrebbe unirci molto di più di tanti discorsi ipocriti e pochi gesti concreti?

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