domenica 15 gennaio 2012

LA PIETA' DELLA MOZZARELLA

http://www.corriere.it/spettacoli/12_gennaio_13/bisio-siani-benvenuti-al-nord-ulivi_c44ee980-3e11-11e1-86c1-1066f4abcff8.shtml
Partiamo da qui, da questo film copione pieno di luoghi comuni. Ci vedi originalità? Ci vedi unione sociale? Insomma, ma che ci vedi? Io nulla di buono. Perché sinceramente mi sono un po' stufata di ascoltare che, "Eureka, anche al Sud sono umani" e viceversa. Sì, ebbene sì, se non lo sai ancora anche a Napoli mangiano, bevono e vanno in bagno. Proprio come noi al Nord. Scioccato eh? Figurati un po' come uscirai dal cinema dopo che avrai visto che anche un terrone riesce a sopravvivere a Milano. Che uomo dev'essere! E poi tutta sta pantomima a che serve? A guadagnare di certo, perché alla faccia dei cinepanettoni che lo scorso Natale hanno registrato il loro primo flop della storia http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/20/cinepanettone-flop-sica/178881/sta commedia di altissimo profilo la andranno a vedere a fiumi.
dissapore.com
Eh beh, d'altronde la presa per il culo tira sempre e, in un clima di austerity anche dell'ironia, vuoi mettere che grasse risate ci aspettano sull'inesplorato tema della differenza tra polentoni e meridionali? Che ridere arrivare a Milano e morire di freddo. Che ridere mangiare il sushi. E così via... come se la severissima frontiera, detta anche cortina di ferro, che c'è a Firenze fosse peggio di un buco nero. Per non parlare dei mostri marini che non permettono l'arrivo della civiltà al Sud neppure via mare. Cosa dici? Internet? Ma va là, laggiù in fondo allo stivale mica hanno il telefono, figurati internet! Che fai, ridi? Ti stai sbellicando a leggere queste facili ironie? Bene allora il film ti piacerà. E finché ti piacerà, dimmi, chi ha più torto: chi ironizza e guadagna sulla separazione culturale in cui viviamo o chi spende tempo e denaro per ridere di cose che condivide ma che, quotidianamente, magari nasconde?
Non è difficile, caro Bisio, amare la mozzarella da 5 chili, credimi non è questa la strada per eliminare i pregiudizi. Il regista nell'intervista parla di democrazia sociale, ma che democrazia c'è per chi non può decidere di lavorare nella sua città e deve separarsi dalla sua famiglia per avere una prospettiva di vita? E che democrazia c'è, di contro, per chi vive in un Paese da sempre tagliato in due, che denigra la propria gente solo perché è nata a una latitudine diversa?

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